In sella ad una moto, diversamente
Tutto è possibile con tanto ingegno e ferma volontà, anche provare l’ebbrezza della moto se sei un portatore di protesi o artoleso. L’Associazione Di.Di – Diversamente Disabili riunisce a Lucca i centauri Italiani in nome della passione per i motori e della bellissima sensazione di libertà che trasmettono.
Mission della Onlus è offrire l’opportunità, a tutti quei motociclisti disabili che lo desiderano, di risalire in sella, misurarsi anche agonisticamente grazie al Team “Di.Di. Diversamente Disabili” in grado di prepare le moto in base alle singole esigenze dei piloti e fornire assistenza meccanica in gara.
Lo scorso anno i ragazzi del Team Di.Di. hanno gareggiato insieme ad altri piloti normodotati al Bridgestone Champions Challenge, e hanno organizzato e promosso il Trofeo Di.Di-Diversamente Disabili (Di.Di. Trophy), prima competizione motociclistica a schierare soltanto piloti portatori di protesi o artolesi.
In questi giorni sta partecipando, inoltre, al “Motodays 2014” della Fiera di Roma, l’occasione giusta per presentare i progetti per il 2014 tramite la voce del Presidente Emiliano Malagoli: punta di diamante della programmazione è il progetto di educazione stradale nelle scuole in collaborazione con la Polizia Stradale per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di un comportamento corretto in strada e il Progetto Patenti Speciali, prima scuola dedicata al rilascio delle Patenti A Speciali per persone con disabilità.
Si rinnova l’appuntamento agonistico con una nuova edizione di Di.DI Trophy e la Di.Di. Cup, gara motociclistica dedicata esclusivamente a piloti italiani e stranieri portatori di handicap, e il Di.Di Day , evento di solidarietà in programma il 21 Aprile per portare in sella tanti altri ragazzi con disabilità.
In quell’occasione sarà anche presentata la Di.Di. Bike primo prototipo di moto adatto a persone con problemi agli arti inferiori/paraplegiche.
“Alla voglia di crederci, al coraggio di provarci, alla forza di riuscirci” è il loro motto, un’importante realtà italiana di valorizzazione delle diverse abilità a cui auguriamo tanta strada.
Ilaria Panico

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