Percorso tattile a Venezia per vedere gli arazzi di Palazzo Zaguri
L’arte è un linguaggio, una forma di comunicazione che dovrebbe essere accessibile e fruibile da tutti. La direzione di Palazzo Zaguri di Venezia per tale motivo, apre il polo espositivo di Campo San Maurizio ai percorsi tattili di tutte le sue opere.
Sarà possibile, dal 23 Febbraio, vedere con le mani ogni opera e manufatto presenti nelle 35 sale espositive. «Un tempo i ciechi scendevano in piazza per rivendicare il diritto alla pensione e all’indennità di accompagnamento» spiega l’Uici. «Oggi avvertono fortemente il bisogno di accedere all’arte e ai beni culturali in genere perché sanno quanto siano essenziali ai fini di una formazione integrale della persona». «È nostro dovere umano e morale» aggiunge Mauro Rigoni, ad di Venice Exhibition «far sì che l’arte sia un bene di tutti. Ed è per questa ragione che abbiamo dato vita a questo progetto, che sarà inaugurato da una delegazione di una ventina di associati Uici invitati gratuitamente, assieme ai loro accompagnatori, a visitare la mostra “Da Kandinsky a Botero. Tutti in un filo”».
Opere d’arte contemporanea, quadri, arazzi ma anche e soprattutto il telaio ad alto liccio del 1700 sono pronti a raccontare i propri segreti grazie a un senso spesso dimenticato. Senza contare che si potrà letteralmente entrare nel dipinto di Felice Casorati, riprodotto in ogni suo elemento. Il gruppo dell’Uici potrà così scoprire i nodi e gli intrecci nascosti nel retro degli arazzi di Palazzo Zaguri, testimoni silenziosi e spesso dimenticati del grande e raffinatissimo lavoro di alto artigianato necessario a dar vita a questi capolavori.