Buon vento… ti porto in Barca a Vela.

Di Sabrina Barbante
Ogni sport è portatore di valori, percorsi pedagogici, insegnamenti che vanno bel oltre lo sport in sé.
Tra questi, uno può racchiudere, se ben guidato da esperti motivati, l’attenzione per l’ambiente, l’attenzione per l’accessibilità, la condivisione delle abilità di alcuni a suffragio di tutti, ed è la vela.

Sport complesso, per gli strumenti necessari, per le conoscenze richieste o comunque utili (fisica, rosa dei venti, nodi, ecc.), per la varietà delle nozioni da apprendere prima di poter navigare, vero elemento centrale dell’attività.

Eppure è uno sport universalmente riconosciuto per le sue caratteristiche coesive e formative.
Ci sono diverse realtà in tutta Italia che promuovono e organizzano corsi e/o esperienze di navigazione anche per portatori di disabilità motorie e sensoriali. Spesso le esperienze di navigazione e i corsi stessi uniscono insieme disabili e non, ed è in questi casi che il progetto della barca a vela raggiunge il massimo del suo potenziale formativo.

Lo Spirito di Stella è un’associazione nata dal Andrea Stella, che promuove l’attività velica per le persone disabili insieme a campagne di sensibilizzazione per l’abbattimento (fisico e culturale) delle barriere architettoniche. Ora Stella è il testimonial del progetto triestino di turismo nautico accessibile di Barcheyacht.
Se è vero che il mare non ha gradini né barriere, è anche vero che molte barche ne hanno eccome! Anche per questo l’associazione ha fatto progettare e produrre imbarcazioni adatte ad esperienze anche solo brevi e turistiche per portatori di disabilità motorie e sensoriali.

Da una riflessione simile, qualche anno prima, nasce l’associazione Vela Insieme, del grossetano. Si definiscono “scuola di mare” accessibile a tutti, facendo del mare e della navigazione “strumenti” di aggregazione ed integrazione attraverso la formazione di equipaggi misti, di disabili e non, consapevoli che le difficoltà e gli ostacoli propri della vita in barca possono diventare, così, occasioni di dialogo e comunicazione, di reciproca comprensione e di confronto tra “sportivi”.
Le imbarcazioni utilizzate sono tutte in linea con  le direttive comunitarie sulla difesa dell’ambiente marino.

Tutela dell’ambiente, coesione, comprensione. Tutto sotto una sola vela.
I valori e le opportunità, del resto, non si diffondono necessariamente una alla volta.

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