
Viaggio a Verona.
Di Domenico De Santis
Siccome per San Valentino non volevamo stare lontani dagli stereotipi dell’ amore commerciale dalle frasi fatte dei famosi cioccolatini perugini, abbiamo deciso di passare 2 giorni nella città dell’ amore resa celebre dal dramma Shakespeariano: Verona.
Siamo arrivati nella città attraverso i mezzi pubblici, il treno prima e la linea dei trasporti cittadini successivamente.
La stazione Verona Porta Nuova mostra già le sue criticità.
Pur essendo dotata di percorso tattilo plantare e montacarichi per ogni binario, l’assistenza non è molto efficiente. Siamo rimasti invece, piacevolmente soddisfatti della linea dei trasporti cittadina ATV. Alcune linee sono dotate di pianale di accesso ribassato.
Tali autobus sono inoltre attrezzati con una speciale pedana estraibile per la salita a bordo delle carrozzelle e completi di sistemi di ancoraggio e di pulsantiera di prenotazione fermata e di richiesta soccorso.
Le linee accessibili sono indicate sul sito (www.atv.verona.it).
Arrivati nel centro storico si è subito attratti dalla maestosità dell’ arena. Le visite guidate sono sempre piene ma è possibile prenotare visite guidate con interprete LIS. Dall’ arena si snodano una serie di stradine che portano alle bellissime piazze Brà e Delle Erbe. Già centro delle attività sociali ed economiche in epoca romana, Piazza delle Erbe è una delle più belle e affascinanti piazze di Verona. Nella piazza spicca la torre dei Lamberti (84 metri) visitabile attraverso ascensore. Vicino alla piazza c’è la famosa casa di Giulietta.
Entrando nel palazzo della famiglia Cappelletti (reale cognome dei Capuleti Shakespeariani) si viene investiti da un tripudio di scritte, dedide e cuori. Qui si può toccare la famosa “tetta di Giulietta” sulla statua bronzea che la raffigura.
Ci si può affacciare anche dal fatidico balcone ma, ahimè, nell’ epoca medievale non si pensava certo all’ accessibilità. Passando dal romantico ponte di pietra, in serata abbiamo gustato un buon bicchiere di vino rosso e un gustoso mix di taglieri di salumi e formaggi. Le vinerie accessibili a Verona non mancano e sono anche fighe.
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La mattina seguente la nostra visita si è conclusa con la basilica di San Zeno, meraviglia del romanico in Italia. Con nostra piacevole sorpresa, la chiesa è parzialmente accessibile alle carrozzine grazie alla presenza di rampe e pedane. La visita veronese è stata piacevole e affascinante. La città si dimostra molto ospitale anche se tanto c’è da fare in termini di accessibilità.
A febbraio gli eventi sull’ amore sono tantissimi e la città è addobbata di cuori rossi e souvenir di Romeo e Giulietta per accontentare le coppie più esigenti. Per tutti coloro che vogliono un tour romantico, in questo periodo, Verona è l’ ideale. Attenti solo a non fare la fine della coppia del dramma Shakespeariano. PS. Non vorrei distruggere i vostri ideali romantici ma Giulietta e Romeo non si sono mai amati anche perché non sono mai esistiti. Ma questa è un’ altra storia.